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Saragozza (Zaragoza)



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Saragozza

Aragona

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Saragozza con i suoi 2000 anni è una delle più antiche e monumentali città della Spagna. Tra i suoi confini si trova uno dei simboli della cristianità spagnola, la Nuestra Senora del Pilar, l'enorme basilica barocca sul fiume Ebro, dove arrivano pellegrini da tutto il paese per venerare la colonna (il Pilar, il Pilastro appunto) sulla quale pare sia apparsa la Madonna a San Giacomo, Santiago, il patrono della Spagna. Questo incredible edificio possiede quattro campanili e undici cupole ricoperte di maioliche colorate, uno spettacolo. Ci sono tanti motivi per visitare Saragozza, che da poco ha avuto l'attenzione del mondo per essere stata sede della Expo, Esposizione Internazionale a Saragozza  Una delle tante leggende che accompagnano la storia di questa città dice che la sua fondazione risalirebbe a 144 anni dopo il diluvio universale in un tempo immemorabile. Di sicuro è stata la capitale del Regno d'Aragona, che tanta parte ebbe anche nella storia d'Italia, con la Sardegna, e il regno delle Due Sicilie. A partire dal 1118 iniziò il suo periodo d'oro quando, con la conquista a danno dei arabi almoravidi da parte di Alfonso I d'Aragona divenne la residenza dei regnanti aragonesi acquisendo grande importanza. Il periodo d'oro terminò nel XV secolo con lo spostamento della corte in Castiglia e la nascità della Spagna che conosciamo oggi. Ma Saragozza è sempre rimasta una grande città, in fondo una capitale.

 

Saragozza è oggi capoluogo dell'Aragona, ha un bellissimo centro storico e numerosi monumenti dichiarati Patrimonio dell'Umanità, vanta una frequentatissima università ed è sede vescovile e, come abbiamo visto, massimo centro del culto mariano in Spagna. I più affascinanti monumenti sono in stile “mudejar”, ricordo del lungo periodo di influenza araba; tra questi spiccano il campanile della chiesa della Magdalena e il Torreon de la Zuda, quest'ultimo nella piccola plaza di César Augusto.

 

SaragozzaLa plaza del Pilar è il centro monumentale della città, chiusa a est dalla Seo, la Cattedrale di San Salvador, mentre a ovest la piazza è interrotta dalle importanti rovine delle mura romane. La Seo fu eretta, tra la prima metà del 1100 e la prima metà del 1500, sul sito di una moschea ed è in stile gotico. Particolarmente bello il retablo in alabastro  nella cappella maggiore. Da visitare anche il ricco Museo diocesano adiacente.

 

SaragozzaLa seconda cattedrale della città è la già Nuestra Senora del Pilar (nella foto), un'imponente basilica eretta sul luogo in cui la tradizione indica il punto dove avvenne l'apparizione della Madonna di fronte a San Giacomo apostolo. E' una costruzione grandiosa rettangolare a tre navate, con quattro alte torri campanarie poste sui lati, a proteggere le dieci cupole minori rivestite di piastrelle colorate e la grande cupola centrale. La facciata centrale, che da sulla plaza del Pilar, è in stile neoclassico, le navate interne sono divise da enormi pilastri, dove si aprono le dieci cappelle e nel centro la cappella del Pilar. Questa cappella è un piccolo tempio con soffitto ornato da Bayeu, Velasquez e Goya (nel 1772). Sulla parete di sinistra si trova la piccola statua della Santa Vergine che è rappresentata su un pilastro di marmo rivestito d'argento come sarebbe apparsa a San Giacomo mentre si recava a Compostela. La Capilla de la Virgen, opera di Ventura Rodriguez, è il realta una chiesa in miniatura Tutti i giorni, ad ecezzione del 2 e del 12 di ogni mese (anniversari dell'apparizione, il 2 gennaio, e della Hispanidad, il 12 ottobre), la statua della Madonna viene vestita con un mantello diverso. I pellegrini possono baciare il pilastro accessibile dalla parte posteriore.

 

Curioso il Museo Pilarista, nella navata laterale, dove sono raccolte le offerte alla Vergine e gli addobbi con cui la statua è vestita nel giorno della processione e dove si possono ammirare anche i progetti originali di Bayeu, Velasquez e Goya per gli affreschi della cattedrale. Al primo piano è consigliata una visita al museo de Tapices, il museo degli arazzi, con pezzi gotici e rinascimentali di grande pregio provenienti da Bruxelles e dalla Francia.ù

 

SaragozzaVicino alla Cattedrale di San Salvador, si può ammirare la Lonja, edificio della borsa, costruzione che risale al 1551 con la facciata in stile rinascimentale fiorentino e alcuni particolari mudejar. L'interno è un unico grande salone, percorso da due file di colonne con volte gotiche.

 

Simbolo della città, è il ponte de Pietra, che scavalca il fiume Ebro. In passato, questo ponte ebbe molta importanza, fu difeso dai cittadini e ricostruito ogni volta che veniva distrutto dai conquistatori.

 

SaragozzaLa Aljaferia è invece il palazzo degli svaghi dei principi arabi, si trova alla periferia occidentale della città e fu costruito prima del mille; dopo la Riconquista divenne prima monastero benedettino e poi residenza dei re d'Aragona. L'esterno è semplice e austero, con bellissimi archi nel cortile di Santa Isabella. Tra i suoi tesori,  l'oratorio e la torre del Trovador dove vennero romanzate le vicende di "El Trovador" nel dramma di Antonio García Gutiérrez che qualche anno più tardi vennero musicate nel "Trovatore" di Giuseppe Verdi.

 

Interessante da vedere, è la calle del Coso, lungo viale che definisce il perimetro a sud e a est della città vecchia. L'edificio più popolare della calle, è l'Audiencia, sede della corte d'appello.

 

Saragozza, vanta anche alcuni interessanti musei, come il museo Pablo Gargallo, tipico esempio dell'architettura aragonese del seicento la cui collezione è piccola ma di buon livello. Il museo de Zaragozasulla Plaza José Antonio,  è diviso in due sezioni: archeologica/etnologica e belle arti. Tra i reperti archeologici, vi sono sculture e mosaici romani e paleocristiani, invece la sezione belle arti vanta una discreta collezione di pittori cosiddetti primitivi aragonesi e maestri spagnoli del cinquecento, tra cui Goya. Questo genio della pittura, nacque nel 1746 a Fuentetodos, paese a 40 km da Saragozza e anche se visse lontano da questi luoghi, in Aragona si trovano molte sue opere. A Saragozza, oltre che nel Museo delle Belle Arti, ci sono sue opere anche al Museo Camòn Azàr e presso la sede della Banca Ibercaja, nell'Espacio de Goya,  una struttura presso l'ex convento di Santa Engracia (troverete opere minori e uno dei primi autoritratti risalente al 1773).

 

A circa 2 km verso sud potete visitare la Città Universitaria. Sul Paseo de Isabel la Cattolica si trova il Palazzo della Fiera che ospita in ottobre la fiera campionaria nazionale. Verso est si estende il parco civico con un museo molto bello da vedere.

 

Infine se volete visitare i dintorni di Saragozza, sono interessanti da vedere il Canale Imperiale, un canale lungo 90 km fatto costruire da Carlo V nel 1528 per il passaggio delle navi, il Convento della Cartuja de Aula Dei, con il chiostro affrescato da Goya e il museo/casa natale di Goya stesso presso Fuentetodos.

 

Saragozza l'Eroica

Saragozza è anche chiamata l'Eroica per la resistenza che la città diede durante la cosidetta Guerra di Indipendenza Spagnola durante l'occupazione francese nel periodo napoleonico. La resistenza che diede la città tra il 1808 e il 1809, fu esempio e simbolo della la volontà del popolo spagnolo di mantenere la propria indipendenza a qualsiasi costo. Nel giugno del 1808 la città venne invasa una prima volta ma i francesi tolsero l'assedio il 14 agosto. La popolazione di Saragozza esultò cantando "la Vergine di Pilar non sarà francese". Tuttavia, il 21 dicembre il maresciallo francese Lannes assalì nuovamente con le sue truppe la città fino al 20 febbraio 1809, giorno della sua resa. Morirono più di 54 mila persone, la metà degli abitanti. Ancora oggi la Puerta del Carmem conserva, a futura memoria, tracce dello scontro con i francesi.


  

 

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