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La produzione letteraria in lingua spagnola č ricca e vitale e continua a fornire contributi originali. Tra gli autori di lingua spagnola, si ricordano Fernando de Rojas, Francisco Gómez de Quevedo, Santa Teresa di Gesł, San Giovanni della Croce, Miguel de Cervantes Saavedra, Lope de Vega, Tirso de Molina, Calderón de la Barca, Miguel de Unamuno, Ortega y Gasset, Pablo Neruda, Antonio Machado, Juan Ramón Jiménez, Federico Garcķa Lorca (nell'immagine in alto).

Il pił antico testo di letteratura spagnola č un frammeto chiamato L'auto des los Reys Magos, composto per l'epifania da un autore ignoto intorno al XXII secolo. I testi successivi appartengono all'epica, sulle cui origini sono state prospettate tre diverse teorie: quella della derivazione francese, quella di derivazione visigota e quella della derivazione arabo andalusa. Si suppone che la letteratura in volgare sia sorta dai canti epici, dei quali non ci rimane che il Poema o Cantar del mio Cid (sul leggendario condottiero El Cid Campeador), che fu composto tra il XXII e il XXIII secolo, mentre di altri poemi andati perduti, si trovano tracce nelle cronache.

 

Ad analogia di quanto avvenne per le chansons de geste, i cantares de gesta venivano recitati da giullari, da cui il nome di  mester de Jugrlaria dato a questa poesia sin dal 12th secolo. Ad essa si oppone il mester del clerecia, cioeč la poesia erudita dal 13th secolo, opera dei clrerigos o letterati ( i termini ecclesiastici e letterati si equivalgono poichč llora la cultura la si era rifugiata  nei monasteri). Il massimo rappresentante di ques'ultimo filone fu Gonzalo de Berceo, bell'esempio di letteratura in castigliano con caratteri arabi (aljamiada).

Nel X IVsecolo assistiamo agli ultimi esempi di mester de clerecia e del mester de juglaria, con il Poema de Alfonso Onceno. L'attivitą letteraria pił significativa č ristretta a quattro nomi: Juan Manuel , maestro di moralitą ejemplos de El conde Lucanor, capolavoro della prosa castigliana Pero Lopez de Ayala, censore dei costumi del suo tempo nel Rimado de Palacio; Huan Ruiz il pił grande poeta del medioevo spagnolo con il Libro del Buen Amor; il rabbino Sem Tob, Epigrammista gnomico nei suoi proverbio morales.

Il XV secolo č quello dei  re cattolici Ferdinando e Isabella. Il loro regno č contrassegnato da due avvenimenti di enorme importanza per la Spagna: il compimento dell'unitą nazionale conla riconquista di Granadae la scoperta dell'America. La cultura e la letteratura hanno ovviamente risentito di questi due grandi eventi. Oltre a questo l'influenza del rinascimento italiano č grande. In quel ferfore Elio Antonio Nebrija pubblica la prima Gramatica castellana. La poesia italianeggiante trova un seguito nel marchese di Santillana. Infine Jorge Manrique, con la Coplas a la muerte de su padre, con la quale si chiude il periodo.

Tra il 1516 e il 1700 si assiste al periodo d'oro della letteratura Spagnola, setto perido Asburgico, che coincide con la massima espansione politica e militare della Spagna. I nuovi umanisti si richiamarono all'antichitą classica, mettendo sotto scrutinio tutti i valori del medioevo. L'individualismo pervade il campo religioso, con l'eterodossia degli erasmisti e con la libera diffusione dei mistici. La speculazione si volge all'analisi dello spirito umano  e del mondo sensibile, con un'attenzione nuova a tutto lo scibile umano. Si moltiplicano in questo periodo le universitą, tra cui Salamanca e Alcalą de Henares, da cui esce,  per iniziativa del cardinale Jimenez de Cisneros l'importantissima Biblia complutensis con testo greco,latino, ebraico, caldeo, e grammatica e vocabolario ebraici

Al seguito di Amadis de Gaula, si produce l'apogeo del romanzo cavalleresco. Un'opera singolare, La Vida de Lazarillo de Tormes, inaugura il cosiddetto romanzo picaresco che, con la rivincita del realismo sul fantasioso idealismo dei libri di cavalleria e con la profonda ironia che presiede alla narrazione, contribuirą alla creazione del moderno romanzo europeo.

La Spagna del XVI secolo vanta una copiosa letteratura mistica, singolare sia per profonditą di pensiero sia per il valore artistico: I nomi principali sono Giovanni d'Avila, autore dell'Epistolario espiritual; Juan de Los Angeles, moralista e psicologo dell'amor sacro e dell'amor profano della Lucha espiritual y amorosa entre Dios y el alma.
 

 

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