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Tradizioni SpagnaLe tradizioni spagnole, non finiscono mai di sorprendere. Il visitatore che arriva in Spagna e crede di trovare racchiusa in alcuni luoghi comuni questa terra dagli antichi sapori, dovrà ricredersi e lasciarsi trasportare dal folclore presente in tutta la nazione. Uno degli esempi più vivi in merito, sono i Castellers e nel vederli si rimane davvero a bocca aperta. I castells, tradotti in italiano castelli, sono un'antica tradizione catalana, ormai tramandata anche in altre regioni spagnole, che consiste in creare piramidi umane. La materializzazione di queste torri umane è impressionante e le piramidi si formano in pochi minuti.


Di solito, la base è formata da 3 o 4 persone e a seconda dell'ampiezza dei castells possono arrivare fino a 10 persone in altezza e nella punta che si forma in alto, sale un bambino, detto l'anxaneta.  Il bello è che le persone che salgano su devono resistere sopra le spalle di quelli sotto che supportano il peso.  Negli anni '70 il massimo era sette piani, col passare degli anni le associazioni specifiche di castelleros, grazie a tecniche e allenamenti costanti sono riusciti ad ampliare sempre più i castells. Attualmente, si arriva anche a creare castells di dieci piani!


La costruzione del Castell segue un rito preciso ed è accompagnata da una musica che sottolinea l'impresa dei castelleros. Alcune squadre colles castelleres si battono per costruire il castello più alto. I castellers hanno origine antica, più o meno risalgono al XVIII secolo e nacquero nella città di Valls dove si iniziarono a creare delle torri umane.
 

Simbolicamente i castells hanno un importante significato: salire sopra le spalle degli altri, fino a creare appunto una torre, vuol dire difendere la propria terra, esaltare le proprie tradizioni, oggi messe al bando dalla modernità e dalla perdita del sentire comune. I castells, danno veramente l'idea dell'orgoglio che anima i catalani. Porre il bambino in cima, simboleggia la speranza che i giovani non dimentichino le proprie origini.

 

I castellers hanno una tecnica ben precisa che si tramanda di padre in figlio, quindi far parte di questa “istituzione” non è semplice. Già da bambini si imparano dai padri e dai nonni tutte le tecniche per diventare in futuro un casteller e tramandare la tradizione. Nei castelli umani si distinguono diverse parti: la pinya, è la base della costruzione, qui si trovano quasi tutti i casteller che hanno lo scopo di sostenere i livelli superiori, stabilizzare la struttura e attutire l'impatto in caso di caduta; il tronc è invece la struttura verticale composta da un numero vario di persone per ogni piano; il folre e le manilles sono le persone che sostengono il terzo e il quarto livello del castell.

L'agulla è una torre che ha un solo casteller per livello, chiamati di solito pilar.  L'anxaneta è il bambino che sale sulla punta del castell e una volta arrivato in cima saluta il pubblico, quasi a voler confermare la riuscita dell'opera. Tra l'altro ogni castello ha un nome a seconda del numero delle persone che lo compongono e a seconda dell'altezza. Ad esempio, un castello formato da 3 persone, alto 8 piani, verrà chiamato 3 di 8 e cosi via. Ci sono poi castelli che hanno bisogno di basi supplementari tra un livello ed un altro.

 

La costruzione dei castelli è di solito accompagnata da una musica speciale, il toc de castell, appositamente studiata per i castells, che scandisce il progredire della torre.  La "gralla", simile al piffero, e la grancassa sono gli strumenti che da sempre sono usati per la composizione di questa musica. L'inizio, è di solito accompagnato dal toc d'entrada a plaça, che invita la gente ad assistere allo spettacolo, la fine dal toc de vermut, che tra l'altro invita gli spettatori ad andare a pranzo. Le dimostrazioni dei castells infatti si svolgono normalmente a mezzogiorno della domenica, nella piazza davanti al municipio della città.
 

Sono molte le città e i villaggi, in cui si può assistere allo spettacolo dei castellers. Nella regione di Tarragona, dove l'usanza è molto sentita si possono osservare vere e proprie gare di castellers, stessa cosa a Valls.


Sicuramente, i castelli migliori sono quelli di Barcellona. Nati nel 1969 e formati prevalentemente da castellers che venivano da altre zone catalane, in cui la tradizione era ben radicata, da allora i castellers barcellonesi fanno parte a pieno titolo della cultura cittadina. La colla castellera, ovvero il gruppo dei castellers barcellonesi, è molto attivo soprattutto durante le varie feste patronali, ferias, inaugurazioni e manifestazioni varie. Da giugno a novembre la stagione dei castells è nel pieno e sarà facile per il visitatore assistere a questi spettacoli. Occasione unica è la festa della Vergine della Merced, il 24 settembre, quando arrivano persone non solo da ogni parte della Spagna, ma anche dal resto d'Europa, per assistere alla materializzazione di queste torri umane che si formano in pochi minuti.


Tante comunque le date in cui è possibile assistere a questi spettacoli folcloristici: il 24 giugno a Valls durante la festa di Sant Joan e sempre a Valls il 22 ottobre durante i festeggiamenti di Sant Ursula; ad agosto, più precisamente il 15, a La Bisbal del Penedès e il 30 durante i festeggiamenti di Sant Felix a Vilafranca, sempre a Vilafranca il 1 novembre per Tutti i Santi; ad ottobre a Tarragona si svolge il concorso dei Castells e la verso la fine di novembre a Terrassa altro spettacolo di castelli durante la Diada dels Minyons.

I castells, nella regione della Catalogna, e soprattutto a Barcellona, rappresentano la tradizione radicata che non vuole tramontare anche in una vitamoderna, aperta, cosmopolita. Sarebbe interessante dare maggiore spazio al significato e all'importanza di certe tradizioni nelle guide turistiche.

 

Chiara Lanari

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