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Il romanzo Picaresco



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 Il romanzo Picaresco

Romanzo picaresco

 Letteratura spagnola

Lazarillo de Tormes

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Lazarillo de Tormes è un romanzo di tipo picaresco, composto attorno al 1554 in una Spagna dove era diffusissima la letteratura cavalleresca. L'autore è anonimo, probabilmente per la risonanza che il romanzo avrebbe avuto nel mondo del clero, risonanza che di fatto ebbe il suo peso se poi l'Inquisizione ci mise del suo nel 1559 catalogando l'opera nell'Indice del Purgatorio e vietandone la pubblicazione, salvo poi revocare il divieto nel 1573 permettendone la diffusione a mezzo stampa con l'omissione dei capitoli IV e V e di alcuni altri paragrafi.

 

Come tutti i romanzi picareschi anche il Lazarillo de Tormes ha delle precise caratteristiche. Innanzitutto il protagonista è un picaro, ossia un appartenente di una categoria sociale che arriva dai bassifondi, utilizzato nella letteratura cavalleresca come antieroe, contrapposto alla figura quasi mitica della personalità incarnante l'ideale cavalleresco. Questa figura è caratterizzata da una linea di condotta che non è propriamente pulita: infatti nelle sue azioni e lungo il suo cammino si serve dell'inganno, dell'astuzia e del complotto, vivendo così ai margini dei codici d'onore propri della classe nobile.

 

Altra caratteristica della narrazione è il carattere autobiografico: infatti il protagonista narra le proprie avventure in prima persona, partendo dall'analizzare le sue origini, completamente agli antipodi rispetto a quelle del vero cavaliere per far capire al lettore che ciò che egli fa e il suo comportamento sono la conseguenza di ciò che è, ovvero dell'ambiente in cui è nato e cresciuto. L'espediente dell'autonarrazione è inoltra usata dall'autore per garantirsi maggiore libertà di espressione, ossia, il proiettare la propria personalità su un personaggio fittizio è un modo per “scusarsi” con il lettore per ciò che “dice” il protagonista del romanzo.

 

Particolare è anche la sua struttura: infatti, la trama non è quella classica del romanzo che prevede una situazione iniziale, uno svolgimento e una fine che portano alla maturazione del protagonista, bensì si tratta di avventure, episodi senza alcun apparente fine logico, che non portano a nessuna crescita personale, come una serie di racconti di giornate di un qualsiasi sconosciuto fine a se stesse.

 

Importante per capire il romanzo picaresco è l'elemento satirico: il protagonista infatti si muove all'interno di diversi ambienti sociali, cui si sottomette come umile servitore, venendo a conoscenza, da buon sottoposto, di tutti i segreti più intimi dei suoi padroni. Tali segreti e mali, quali l'avarizia, la codardia, il pregiudizio, verranno poi narrati e resi noti ai più e criticati dallo stesso picaro, evidenziando allo stesso tempo che le inettitudini di una certa famiglia sono le stesse che si possono riscontrare nell'intera società.

In tutto questo Lázaro ci racconta la storia della sua vita, della nascita a Salamanca vicino al fiume Tormes da una famiglia povera che fin da bambino gli insegna ad arrabattarsi come meglio crede per cercare di sopravvivere, all'insegna della finzione e dell'imbroglio.

 

Il Lazarillo de Tormes è un'opera stilistica di prima categoria anche per l'uso che l'autore fa della lingua, si tratta infatti di un castigliano classico nel quale comunque vengono mescolati tratti flessibili ed espressivi tipici della produzione successiva.

 

Gran parte dei personaggi sono riscontrabili nella maggioranza delle opere di tradizione folkloristica e tradizionale, con flashback e immagini tratti dal ricco repertorio popolare.

 

Nell'opera sono inoltre riscontrabili due piani narrativi: quello dell'autore e quello del protagonista che si intersecano ed interferiscono tra di loro attraverso il mezzo dell'ironia. Il protagonista racconta la sua vita come se si trattasse di un trionfo, dalla sua prospettiva; infatti Lázaro crede di aver raggiunto dei traguardi, al contrario l'autore pensa che la sua vicenda rappresenti il colmo della bassezza morale che una persona può raggiungere.

 

Irene Capizzi

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