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Informazioni e piccola guida di Siviglia Spagna

Siviglia, Barrio Santa CruzSiviglia ha un animo Jacarandoso, che significa che ha una gran voglia di battere i tacchi, di dar fuoco alle polveri. Qui si entra in una processione e si esce in un flamenco. Calate le tenebre, le luci artificiali trasformano la Giralda, simbolo della città, minareto riveduto e corretto dopo la Reconquista, in un festival di luci e ombre. Siviglia è una città passionale, ve ne renderete conto subito, camminando per le sue strade. E' il luogo di stereotipi spagnoli, tutti confermanti in questo caso, con Semana Santa, rose, aranci, le mantillas (i copricapi di pizzo che le donne usano durante le feste), i tori e il flamenco.

 

Tapas Bar SivigliaIl quartiere più tipico della città è il Barrio de Santa Cruz,  sede anche dell'antico ghetto ebraico prima della cacciata degli ebrei da parte dei re cattolici Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona alla fine del 1400. Per il primo assaggio della città è utile iniziare da qui. Strade strette, case che si fronteggiano come guerrieri alti fino al cielo, balconi fioriti, caratteristiche griglie di ferro alle finestre. Vivaci le tante piazzette, locali a non finire, ristoranti e bar specializzati in tapasPer molti "golosoni” le Tapas sono un motivo più che sufficiente per andare a Siviglia. Questi piccoli piatti di assaggini possono accompagnarsi con un bicchiere di vino o uno di birra, ma gli andalusi in genere preferiscono un bicchiere di sherry. Prosciutto crudo, o chorizo (salsiccia al peperoncino), gambas (gamberetti fritti), acciughe marinate sono le tapas di ordinanza, ma potete trovare anche peperoni ripieni, insalata di nasello e naturalmente il gazpacho, una zuppa fredda molto speziata a base di verdure crude, molto apprezzata nelle calde estati andaluse. Per descrivere lapidariamente Siviglia, Lord Byron, poeta e grande viaggiatore, diceva che "...è famosa per le sua arance e per le sue donne”. Parlava del Barrio de Santa Cruz. Potete vagare per queste stradine strette dall'aspetto arabo, con le sue basse case bianche ornate con piante di rose e altri fiori e abbellite da dei cortili che sono l'emblema romantico dell'Andalusia. Le arance e le rose furono entrambe portate dagli arabi dalla Persia. Il grande pittore Bartolomé Esteban Pérez Murillo, una delle più importanti figure della pittura barocca spagnola, abitò in questo quartiere. La pittura non religiosa di Murillo ritraeva ragazzi, mendicanti, venditrici di fiori e vita da strada costituendo un grandissima testimonianza della vita di tutti i giorni della seconda metà del '600. Oppure potete cominciare la vostra visita alla città con uno dei  piatto forte, la Cattedrale con la Torre della Giralda. Si può salire sulla cima della Giralda da dove si gode una magnifica vista sulla città.L'entrata è gratuita la domenica pomeriggio. Si tratta di una delle cattedrali più grandi d'Europa, maestosa con il campanile simbolo della città. Cattedrale di SivigliaImponenti le navate e numerose le cappelle gotiche. Per un po' di tempo dopo la Reconquista, i castigliani che ripopolarono Siviglia erano contenti di usare come tempio cristiano la grande moschea Almohade della città, costruita nello stesso periodo della Giralda, l'antico minareto, poi trasformata nella grandiosa torre campanaria destinata a diventare il simbolo della città. Ma alla fine del 1400, in un impeto di zelo cristiano, fu deciso di costruire una nuova cattedrale così grande che le future generazione "...ci chiameranno pazzi per avere intrapreso l'impresa di costruirla". Non si sa se fossero o meno matti, di sicuro erano dei buoni organizzatori, tanto che, nonostante le dimensioni gli ci volle “soltanto” un secolo per costruirla. E ci sono riuscita a renderla davvero enorme, la terza cattedrale più grande del mondo dopo quella di San Pietro al Vaticano e quella di Cattedrale di St Paul a Londra. I nomi dei suoi architetti non è giunto fino a noi, ma i mastri originali ci pensa venissero dalla Germania e sopratutto dalla Francia, terra di grandi cattedrali gotiche. Si tratta tuttavia di una delle ultime cattedrali gotiche della Spagna e mostra già i segni dello stile rinascimentale. Appena si entra dentro la chiesa, dalla Porta del Perdono, antica e maestosa entrata della moschea, sorprende la grandezza e la ricchezza di questo universo di pietra, vetrate e grate. Le colonne sembrano leggere e slanciate, e questo accentua lo sguardo verso l'alto che quasi si perde. La cattedrale è composta da cinque navate e da numerose cappelle laterali. Le volte alte 56 metri ricoprono ogni navata, tranne nella zona centrale. La Cappella Maggiore o Capilla Real, è quella più ricca, chiusa com'è da da splendide grate in stile plateresco del XVI secolo. Contiene le tombe di San Fernando, Fernando III di Castiglia, il (ri) conquistatore di Siviglia e di Alfonso X il Saggio, Pietro I di Castilla, detto il Crudele e la sua amante Maria di Padilla. Sopra la griglia di ferro all'entrata della Cappella Reale, il moro Axataf consegna le chiavi della città a un trionfante Fernando III. La pala dell'altare in stile fiammingo costruita tra il 1482 e il 1525 appare immensa, è la più grande della Spagna con i suoi 20 metri d'altezza. La grande sacrestia del secolo XVI a forma di croce greca, ospita la preziosa custodia rinascimentale di Juan de Arfe. Ogni parte della cattedrale appare ciclopico, come la Cappella Reale, maestosa. La Cattedrale di Siviglia è un luogo che non si dimentica facilmente dopo averlo visitato. Nelle altre cappelle ci sono opere di artisti quali, il già citato Murillo con il capolavoro La Visione di Sant'Antonio, Valdés, Van Dyck e Zurbarán. Nella navata sud, su quattro severe statue/portantini è posata la tomba di Cristoforo Colombo, anche se non è sicuro che le sue spoglie si trovino effettivamente lì. Le quattro statue rappresentano i regni di Castiglia, Leon, Navarra e Aragona. Colombo ha viaggiato ancora parecchio da quando è morto. Nel XVI secolo i suoi resti furono traslati da Valladolid dove morì, a Santo Domingo e, dopo l'indipendenza dell'isola caraibica all'altro possedimento spagnolo di Cuba, nella Cattedrale dell'Avana. Nel 1899, dopo la guerra tra Spagna e Stati Uniti, anche Cuba divenne indipendente e i resti di Colombo furono traslati a Siviglia.

 

Real Alcazares - SivigliaImperdibile la visita dei Real Alcazar con l'antica fortezza, un susseguirsi di stili architettonicispecchio della sua storia e delle dominazioni subite. La parte araba è quella più spettacolare, con i tanti tratti in stile mudejar, il bellissimo palazzo di Don Pedro (Pietro I di Castiglia), con i suoi patios, gli stucchi e le azulejos che decorano le sale. Fontane e palme adornano i giardini. Dopo essere stata una fortezza durante la dominazione araba nel 720 d.C., il Real Alcazar, dopo la  Reconquista cristiana il palazzo divenne, per opera di Pietro I, una residenza della monarchia spagnola. In questo periodo vennero realizzate la Cappella Gotica, il patio de la Monterìa e i giardini del Real Alcazar. Con l'imperatore Carlo V i giardini assumono una connotazione culturale e ricreativa. Nel 1546 fa realizzare uno spazio dedicato alla contemplazione e la ristrututturzione della qubba, l'oratorio musulmano, che venne decorata con scudi, serie mitologiche ed elementi vegetali. Nel Novecento nei giardini furono recintati gli agrumeti e venne realizzato il labirinto di mirti, tuie e cipressi. Il parco oggi si estende su una superficie di sette ettari. Nonostante i continui rifacimenti, il Real Alcazar ha conservato molte caratteristiche ereditate dalla tradizione architettonica islamica.

 

Siviglia - SpagnaFatevi un giro, magari in carrozza per le vie intorno alla caratteristica, Plaza de España, immensa piazza a semicerchioornata di azulejos, con le due torri altissime ai limiti di una grande costruzione a forma di semicerchio, i canali artificiali e la rappresentazione degli eventi storici delle comunità spagnole. Di fronte alla piazza si trova il Parco Maria Luisa, con palme e laghetti ed il Museo delle Belle Arti. La Plaza de España, venne costruita nel 1929 in occasione Plaza de España - Vista del canaledell'Esposizione Iberoamericana, su progetto dell'architetto sivigliano Aníbal González. E' interessante notare che sulla piazza sono poste 58 panchine all'interno di nicchie, in queste illustrazioni fatte di mattonelle azulejos mostrano episodi storici relativi ad ogni provincia spagnola. Graziosi ponticelli attraversano il canale. E' un luogo veramente bello per fermarsi a riposare e vedere scorrere la città e le sue persone.

 

La Basilica della Macarena è famosa per ospitare al suo interno la Madonna più venerata di Siviglia. In aprile, che durante la Feria de Abril viene trasportata in processione nelle strade della città. La Feria de Abril è una delle principali feste di tutta la Spagna. La festa si svolge nel quartiere di Los Remedios, dove per l'occasione ci si muove solo a piedi o a cavallo,dopo la Settimana Santa. Si ironizza che i sivigliani si dedichino alla penitenza per poter poi guadagnare anticipatamente il perdono in vista della festa profana che caratterizzerà la Feria de Abril.

 

La festa è la celebrazione del flamenco ed un vero e proprio tuffo nella tradizione Andalusa. Una visita alternativa vale il Museo del Baile Flamenco nel pieno centro di Siviglia, tra La Alfalfa e la rinomata cattedrale www.museoflamenco.com

 

Real maestranza SivigliaPer la festa vengono allestite più di mille casetas (molte private) dentro le quali la gente mangia piatti tipici andalusi (come i già citati gazpacho, il chorizo, il pescaido frito) beve (rebujito e cerveza) e balla. Le donne danzano avvolte nel tradizionale traje flamenco. In questo periodo si tengono le corride nella Plaza de toros de la Real Maestranza con i più famosi toreri. Vale una visita anche per i non amanti della corrida per la facciata barocca e per il suo interno. Da non perdere, durante il giorno, per le strade, le parate dei cavalli agghindati con centinaia di nastrini colorati, i carretti dipinti che si muovono al ritmo delle antiche ballate suonate dalle chitarre.

 

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