Ceuta 

 

 

 



 

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Ceuta: punto di incontro tra Europa ed Africa, un immaginario ponte che unisce due continenti, lambita dalle acque dell’Oceano Atlantico e del Mar Mediterraneo, un punto di incontro di culture.

Il carattere aperto al mondo di questa città fa si che convivano pacificamente europei, africani e asiatici, creando un calderone di cristiani, musulmani, induisti ed ebrei che rappresentano le comunità principali su questa città cosmopolita. La lingua ufficiale di Ceuta è lo spagnolo, anche se la comunità musulmana parla anche una varietà locale di arabo, chiamato dariya, che comunque non ha alcun riconoscimento ufficiale.

 

Come molte città della Spagna anche la storia di Ceuta è fatta di periodi di dominazioni da parte di diversi popoli: si sono succeduti cartaginesi, romani, visigoti, e arabi, fino alla dominazione portoghese che ebbe inizio con la sua conquista nel 1415 ad opera del principe Enrico il Navigatore sotto il regno di Giovanni I e la sua fine nel 1668 con la definitiva cessione alla Spagna.

Da vedere a Ceuta

Nonostante le sue limitate dimensioni, meno di 20 km2, in una sola visita è possibile confrontarsi con due continenti contemporaneamente e con quattro religioni, come dimostra la pacifica convivenza di musulmani, ebrei, induisti e cristiani che sono liberi di esercitare la propria fede nei propri luoghi sacri. I più importanti edifici cristiano-cattolici sono la Catedral de Nuestra Señora de Asunción costruita sulla pianta di una precedente moschea, l’Ermita de San Antonio dedicata al santo patrono di Lisbona e Padova, di cui i caballas come usano chiamarsi gli abitanti di Ceuta sono devoti e a cui dedicano una festa il 13 giugno, la Iglesia de Nuestra Señora de África edificata su un vecchio eremo portoghese nel XVIII secolo.

Per quanto riguarda la comunità induista possiamo annoverare l’Oratorio Mandhir de Durga Mata situato nelle vicinanze della centrale Plaza de los Reyes, si tratta di una piccola cappella che oltre a raccogliere oggetti ed immagini della propria religione, accoglie anche simboli delle altre religioni presenti in città. La comunità ebraica può contare su una sinagoga nuova di zecca, la Sinagoga de Bet El, costruita negli anni ’70 anch'essa nelle vicinanze di Plaza de los Reyes, particolare per l'architettura moderna con cui è stata costruita e per le vetrate interne ed esterne. Infine, la comunità musulmana può disporre di alcune moschee come la Mezquita de Sidi Embarek di cui si può ammirare il minareto, il cimitero e un antico morabito del XVIII secolo e la Mezquita de Mulay El Mehdi, progettata nel 1939 e inaugurata l’anno successivo, di cui di particolare interesse sono il minareto e gli esterni, finemente decorati e caratteristici.

 

Festività a Ceuta 

Ceuta è una città con numerose feste tradizionali cui non rinunciano né i suoi abitanti né i visitatori; l'essere una piccola città, con in suoi circa 76 mila abitanti, la rende ancora più accogliente e raccolta. Molte delle feste e celebrazioni popolari più importanti sono di evidente origine religiosa, anche se il filo comune che unisce tutte le manifestazioni popolari è il comune rispetto che è patrimonio di tutti gli abitanti.

 

Sicuramente la festa più irriverente dell’anno è quella del carnevale, quando ogni anno una massa di maschere e variopinti travestimenti inondano le strade della città, molto sentita è anche la Semana Santa che si svolge nella settimana precedente a Pasqua, poi vi è quella del Corpus Christi che coinvolge l’intera popolazione aldilà del credo religioso, molto importante è il Día de Ceuta, il 2 settembre, che è il “giorno” della Città Autonoma di Ceuta, istituito a partire dall’approvazione dello Statuto di Autonomia della città. La data venne scelta per motivi storici: infatti fu il 2 settembre del 1415 che sotto il re portoghese Giovanni I decise la città venne conquistata alla cristianità.

 

Altre feste di origine religiosa sono la Romería de San Antonio, che si celebra con processioni, durante tutta la giornata, si mangia e si beve in compagnia e si racconta la storia sul Santo che concederebbe, quel giorno, di fidanzarsi a ragazzi e ragazze che lo desiderino. Nel XVIII secolo la Virgen del Carmen venne a sostituire parzialmente l’immagine di Sant’Antonio diventando la patrona dei pescatori che la celebrano ogni anno a giugno portando una sua raffigurazione a "fare un giro" su una piccola imbarcazione tutta adornata.

 

Una festa di origine pagana è quella dei falò di San Giovanni, gli Hogueras de San Juan, che si celebra la notte del 24 giugno sulle spiagge della città. In questa notte, la più corta dell’anno, vengono organizzati numerosi concerti e viene bruciato il pupazzo del Juanillo. Un’altra tradizione vuole che fare il bagno alla mezzanotte del 24 giugno attragga su di se la fortuna. Per questo motivo, ma forse solo per il fatto di farsi un bel bagno notturno, questa festa è molto popolare tra i giovani di Ceuta.

 

Il 5 agosto si celebra la festa patronale di Nuestra Señora de África con processioni e piogge di fiori per tutta la città. Quest'ultima giornata è solo il culmine della Feira de Ceuta, una festa continua che inizia a fine luglio per concludersi con gli omaggi a Santa María de África e che racchiude al suo interno moltissime manifestazioni ed eventi che coinvolgono tutta la popolazione.

 

Infine il Día de todos los Santos, l’1 novembre, nella tradizione di Ceuta, si passa tutta la giornata in campagna, come se fosse il corrispettivo della nostra Pasquetta. L'origine di questa tradizione che a noi può sembrare alquanto strana, viene dall'antico costume di fare visita ai defunti per portare loro fiori e stare con loro tutto il giorno.

 

Ceuta tutto l'anno

 

Ma Ceuta non è fatta solo di edifici e feste di origine religiosa, con le sue ottime condizioni ambientali le permettono di poter disporre di un microclima unico in tutto il Mediterraneo che invitano il turista in qualsiasi periodo dell’anno. Numerose infatti sono le ore di sole che ammontano a più di 300 giorni annui, la temperatura essendo mitigata dal mare è gradevole e varia dai 7° C ai 33° C, quindi raramente si soffre per eccessivo calore o freddo, le precipitazioni sono scarse e il periodo di balneazione va da aprile a settembre, anche se alcuni anni, la mitezza delle temperature aumenta questa già lunga stagione estiva di uno o addirittura due mesi.

 

Ceuta può contare su 21 km di costa, con un profilo vario costituito dall’alternanza di spiagge, calette e rocce distribuite in due versanti: quello atlantico a nord con acque fredde e agitate e quello mediterraneo a sud, con acque più miti. E in entrambi, chiunque può trovare ciò che cerca. Dalla caletta raggiungibile solo a piedi dove approfittare del sole in tutta tranquillità senza troppo chiasso alla spiaggia di finissima sabbia bianca attrezzata con ogni servizio per il cittadino e il turista.

 

E dopo la spiaggia un po' divertimento: a Ceuta ci si può divertire in qualsiasi giorno della settimana, in special modo da giovedì a sabato. Il tour inizia di solito nei bar che offrono tapas nel tardo pomeriggio, per poi trasferirsi, in genere prima della mezzanotte nelle birrerie e pub del centro della città, locali che offrono qualsiasi tipo di musica, dalla tradizionale spagnola alla latinoamericana, dal rock alla alternativa, in ambienti molto diversi, dallo stile irlandese ormai onnipresente in qualsiasi angolo del mondo al locali un po’ più lounge o caratteristici spagnoli, ambienti antichi e moderni che si intrecciano e con ognuno una propria linea di clientela. Dopo l’essere restati in centro ci si sposta verso l’esterno, verso il Poblado Marinero nei numerosi stabilimenti che rimangono aperti fino all’alba.


  

 

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