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Guida di Calahorra - Informazioni su Calahorra

 

Calahorra - SpagnaCalahorra, nella comunità autonoma di La Rioja è posizionata sul fiume Ebro e ha origini antiche e una storia di notevole importanza. I Romani la conquistarono nel 187 a.C. e la chiamarono Calagurris Iulia Nasica.

 

Gli scavi archeologici confermano l'esistenza di una ricca città con templi, terme, circo, anfiteatro. Nel IV secolo la città diventò sede episcopale. La popolazione fu prevalentemente romano-visigota e Cristiani ed Arabi, lottarono a lungo per il suo possesso, lotte che si susseguirono con esiti alterni finché nell'aprile del 1285 il re di Navarra Garcia III la conquistò definitivamente per i Cristiani.

Seguì un periodo in cui i re navarri, aragonesi e castigliani si disputarono la città, ma nonostante ciò Calahorra godette di molto benessere e fu molto importante la presenza degli Ebrei che formavano un gruppo autonomo, che si autogovernava con proprie leggi, usanze e religione. Abitavano in un quartiere della città detto Juderia, una città dentro la città, con la sinagoga e il cimitero, cinto da mura, finché gli ebrei furono espulsi nel 1492 con l'avvento dei Re Cattolici al potere della Navarra.

 

Attualmente Calahorra, è una città in cui la favorevole situazione geografica, ha permesso lo sviluppo di una fervente attività agricola. Il territorio fertilissimo di Calahorra si è specializzato nell'offrire prodotti di eccellente qualità e riconosciuti come tali in tutte le tavole del paese. Prodotti concreti come il cavolfiore, il carciofo, la bietola o il pomodoro continuano ad essere, la punta di diamante della sua offerta agricola. Calahorra, è anche una città culturale e nonostante sia piccola, vanta monumenti e musei di importanza non indifferente.

 

La Catedral, iniziata nel XII secolo e terminata nel XIV, è di origine gotica ma con facciata neoclassica, con torre del 1532 e portali XVII secolo. Il Tesoro della cattedrale contiene oreficerie e codici miniati e alcuni quadri, inoltre nella Cattedrale, vi è il Museo Diocesano. Il Museo Municipal ha sede nell' Ajuntamiento e fu inaugurato nel 1956, è dedicato interamente all'archeologia e, pur essendo di modeste dimensioni, possiede alcuni interessanti reperti come la cosidetta Dama calagurritana copia marmorea romana di una statua greca del V secolo a. C. Altre chiese interessanti, sono la Iglesia de Santiago neoclassica dei secoli XVII-XVIII, la Iglesia de san Francisco nell'antica acropoli, che contiene i Pasos per le processioni della Settimana Santa e la Iglesia de San Andrés con portale gotico, del secolo XVI.

 

Sempre nel centro storico, troviamo il Santuario del Carmen, in stile barocco e il Convento de las Madres Carmelitas, in stile rinascimentale. C'è poi, il Palazzo Episcopale, imponente edificio che è quasi impossibile non notare e il singolare Casco Antiguo. Per chi vuole semplicemente passeggiare, ci sono delle piazze molto carine, come Plaza del Raso, conosciuta per il mercato, la pavimentata Plaza de San Andrés, la Plazoleta de San Francisco, dove sorge l'omonima chiesa e la Plazuela del Monumento a Cervantes.

 

Degni di nota, sono anche i due Miradores della cittadina: De Bellavista e Mirador de la Calle del Cabezo, dove si possono vedere bei paesaggi sia della città, sia delle campagne della Rojia. Al patrimonio artistico, si uniscono eventi socioculturali veramente d'attrazione: Feste Patronali di Marzo e Agosto, il Festival Folklorico Internazionale, Il Festival delle Giovani Orchestre, la Mostra d'Arte in Strada.

 

Le feste, costituiscono il miglior esponente della tradizione del paese. Molta importanza, hanno i patroni San Emeterio e San Celedonio, soldati romani che patirono il martirio presso il fiume Cidacos. Si celebrano due volte l'anno: il 3 Marzo, festività dei santi, e dal 25 al 31 agosto le feste maggiori che commemorano il trasferimento delle reliquie dei santi nell'anno 1561. Le feste di carattere prevalentemente popolare, rappresentano dei momenti di notevole importanza per la città, l'attività lavorativa si interrompe e la strada si riempie di gente e di attività festive.

 

La base tradizionale delle feste sono: l'Encierro, cioé la chiusura dei tori nelle stalle dalla Plaza de toros, le corride e le sagre all'aria aperta con famose orchestre. Completano la festa le "Peñas", con la musica e il tradizionale "zurracapote", che si offre gratuitamente a chiunque lo desideri e si beve in una bottiglia di terracotta.  Tradizionali sono anche le "chuletadas" per strada: le costolette di agnello arrostite sulla brace e mangiate in famiglia o con gli amici in maniera informale. La Settimana Santa, recentemente dichiarata "di interesse regionale", offre attività come il "mercato romano", che ricrea l'ambiente dei mercati della Roma antica, rievocando la rappresentazione vivente della Passione di Cristo, con più di 100 calagurritani, attori improvvisati, per questo grande spettacolo teatrale di colori e commozione. La Grande Processione del Venerdi Santo, con più di 20 quadri che rappresentano la Passione, con la quale Calahorra si unisce alla tradizionale Settimana Santa spagnola.

 

Il Natale riunisce, due grandi tradizioni spagnole: "El Belén", con l'installazione nel Paseo del Mercadal di un grande presepe, di più di 600mq che riproduce elementi architettonici della città e delle sue forme di vita e "la Cavalcata dei Re Magi" il 5 gennaio.

 

Per quanto riguarda i sapori e la gastronomia, molti piatti tipici di Calahorra, sono comuni anche in tutta la regione. La gastronomia calagurritana, ha per prodotti base quelli provenienti dal suo terreno fertilissimo che permette di assaporare delle verdure differenti durante tutto l'anno.  In primavera la minestra di verdure e gli asparagi freschi, in estate pomodori e lattuga fanno da base a deliziose insalate, in autunno immancabili i peperoni da arrostire in strada, in grandi recipienti che si fanno ardere con legna e carbone vegetale, in inverno i cardi, carciofi, cavolfiore e la "borraja" esclusiva di La Rioja. Tutti questi prodotti possono essere acquistati direttamente dagli agricoltori nel tradizionale mercato che ogni giovedì, sin dal Medio Evo, si tiene a Plaza del Raso. Il piatto speciale della cucina calaguirritana è l'abbacchio, che si accompagna dai buoni vini de la Rioja, infatti, anche dal punto di vista “vinicolo”, questa zona è nota per i suoi vini rossi e di gradazione non esagerata. Non manca frutta fresca (mele, ciliegie, fragole, pesche, pere, meloni, uva) e paste tipiche (mantecato, focaccine, mantecato burroso e "la pasta di Calahorra").

 

Un settore che è stato protagonista di un impulso spettacolare in questi ultimi anni questo è stato, senza dubbio, quello turistico.

L'industria alberghiera calagurritana, è riuscita a puntare e focalizzare l'attenzione sui punti forti di questa piccola città, la verdura, il vino, il patrimonio storico artistico, le tradizioni e soprattutto il carattere calagurritano.


Chiara Lanari

 

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